Premiare chi crea ricchezza per il territorio: un giusto riconoscimento per le aziende ticinesi

Der Gewinner des Prix SVC Svizzera italiana 2022, Iarno Mapelli, Direktor, Tecnomec SA

Contributo Luca Albertoni, Direttore della Camera di commercio, dell'industria, dell'artigianato e dei servizi del cantone Ticino

I premi attribuiti dallo Swiss Venture Club ogni due anni (pandemia permettendo) rappresentano non solo un momento celebrativo importante che raggruppa esponenti del mondo economico, politico e dei media, ma anche e soprattutto un giusto riconoscimento per le aziende che quotidianamente si adoperano per creare ricchezza e posti di lavoro. Questo malgrado le molte difficoltà degli ultimi anni, contrassegnati dalla pandemia e ora purtroppo anche da un conflitto armato in Europa. L’economia ticinese, in linea con quella del resto della Svizzera, ha retto bene il colpo della pandemia, mantenendo i posti di lavoro e riuscendo a far fronte alle molte difficoltà legate al periodo pandemico. Chiusure, anche totali, a singhiozzo, difficoltà di operare sui mercati, problemi di forniture, ecc. Eppure le aziende hanno dato prova di grande solidità e creatività, riuscendo a mantenere un livello più che positivo, in certi versi sorprendente, date le circostanze. La flessibilità, l’adattamento dei modelli di business, la disponibilità al sacrificio e, non da ultimo, l’ottima collaborazione fra economia e istituzioni per intervenire rapidamente laddove necessario, hanno creato un mix virtuoso che ha permesso di superare i picchi della pandemia limitando notevolmente i danni. Ci aspetta ora un’ulteriore sfida, legata al conflitto Russia-Ucraina, ma anche coda inevitabile degli sconvolgimenti della logistica mondiale a seguito del virus che ha fermato quasi tutto il mondo. La penuria di materie prime, il loro rincaro e la difficoltà di trovare alternative e soluzioni sono elementi che preoccupano non poco, anche perché poco influenzabili da un singolo paese o una singola regione. Il rischio di subire contraccolpi economici, che già ci sono, è molto grande. Non solo per la spirale inflazionistica che ha già fatto capolino, ma anche “banalmente” per poter lavorare. La situazione attuale presenta il paradosso che gli ordinativi per le aziende ci sono, ma non possono essere eseguiti a causa della mancanza di molte materie prime. Ma tutto sommato è giusto essere moderatamente ottimisti. Come lo hanno dimostrato le aziende che hanno ricevuto i riconoscimenti dallo Swiss Venture Club, lo spirito imprenditoriale è forte e la capacità reattiva pure, per cui è probabile che anche in questo caso riusciremo a uscire da questa situazione delicata. Comunque meglio di quanto avviene in tanti altri paesi. Chi è stato premiato dallo Swiss Venture Club è molto rappresentativo del tessuto economico ticinese, fatto principalmente da piccole e medie aziende, ma non per questo inferiore ad altri di regioni svizzere magari più blasonate. Da ormai oltre un decennio l’andamento dell’economia ticinese è in linea con quello della media elvetica, a volte superiore. Non vi sono segnali che questo non possa verificarsi anche nel prossimo futuro.