Next Gen

NextGen Camp: per giovani che hanno abbandonato la scuola e rappresentanti degli studenti

I NextGen Camp trasformano giovani donne e uomini in imprenditrici e imprenditori di successo, risvegliando il loro spirito imprenditoriale e spingendoli ad abbandonare la loro zona di comfort.

 

La generazione Z è più individuale, globale e imprenditoriale. Il NextGen Camp è stato concepito per loro, nell‘ambito del 20° anniversario dello Swiss Economic Forum nel 2018. Da allora, 30 giovani provenienti da tutta la Svizzera si incontrano due volte all‘anno per immergersi nel mondo dell‘imprenditoria. «Con SVC Dialogo intendiamo promuovere le giovani leve di imprenditori», sostiene Michael Fahrni, direttore dell‘SVC. Per questo motivo l‘SVC sostiene questa iniziativa in qualità di Community Partner. «Il nostro obiettivo è di accendere il fuoco dell’imprenditoria nei partecipanti», rivela Franco Chicherio, responsabile del settore start-up e imprenditoria presso lo Swiss Economic Forum. Ma non vuole svelare in che modo esattamente NextGen ci riesca. «Tentare una nuova impresa ha molto a che fare con il coraggio e l‘incertezza. Per questo motivo i partecipanti apprendono solo nel corso del Camp quali sono i compiti che li attendono», afferma Chicherio. «Lavoriamo in primo luogo sul loro atteggiamento mentale ciò significa anche abbandonare la propria zona di comfort e immergersi nel Camp senza conoscerne il programma». Dovranno sviluppare un energy drink o un piano di comunicazione per un cinema all’aperto come lo scorso anno? I partecipanti lo scopriranno il 31 agosto 2020, data di inizio del prossimo Camp della durata di cinque giorni a Montreux. «Nel Camp sono tutti benvenuti, dagli studenti che hanno abbandonato la scuola ai rappresentanti degli studenti», sottolinea Chicherio. «Ciò che conta è essere curiosi, anticonvenzionali e audaci».

Lo Swiss Venture Club sostiene questa iniziativa come Community partner. «Il NextGen Camp permette a giovani talenti di imparare e lasciarsi ispirare da imprenditori esperti», commenta soddisfatto il direttore dello SVC Michael Fahrni. «La Svizzera ha bisogno proprio di progetti come questo».