Patrick Nyfeler, membro SVC, opera da molti anni nel settore della difesa ed è oggi responsabile della regione DACH presso Lockheed Martin, azienda nota per la fornitura del nuovo caccia F-35 e del missile PAC-3 per il sistema di difesa antiaerea Patriot. Lockheed Martin è considerata oggi il più grande gruppo al mondo nel campo degli armamenti.
Nell'intervista SVC, Patrick Nyfeler parla del suo percorso personale, dei principi di leadership e di quanto siano importanti per lui il movimento, l'apertura e il chiaro orientamento agli obiettivi.
Scale o ascensore?
Di norma scale – fa sempre bene muoversi.
Come inizia una conversazione in ascensore con qualcuno che non conosce?
Quale piano?
Di quali decisioni della sua carriera è particolarmente fiero e perché?
Di quella di uscire sempre dalla comfort zone. Ad esempio, quando ho assunto l'incarico presso LM all'inizio della gara di appalto per la fornitura di un nuovo caccia in Svizzera, eravamo outsider con poche chance, e questo mi è servito da sprone.
A quali principi si ispira nella sua attività di conduzione?
Creare una comunicazione diretta e aperta, ingaggiare i membri del team in base ai loro punti di forza, incentivare e promuovere le persone in quanto risorsa più importante.
Come motiva i suoi collaboratori a dare il meglio di sé?
Con chiare aspettative, valori e obiettivi di cui io stesso do testimonianza, ma anche con una sana dose di umorismo.
La sua società, Lockheed Martin, è il più grande gruppo al mondo nel settore della difesa. Quali sono oggi le sfide in un contesto mondiale, ma anche europeo, purtroppo non più di pace?
Le sfide restano le stesse: essere un passo avanti rispetto ai pericoli e offrire ai clienti il migliore prodotto possibile.
A causa degli ‘affari offset’ inerenti all'approvvigionamento degli F-35 lei conosce da vicino la situazione dell'industria svizzera. Come la giudica e cosa consiglierebbe alle imprese elvetiche?
Sono sempre colpito dall'agilità e dalla capacità innovativa della Svizzera, nonostante le condizioni di concorrenza non facili. Già oggi numerose imprese riescono a posizionarsi con successo nel contesto altamente competitivo dell'industria aerospaziale e della difesa.
Quali sono i suoi compiti nel suo ruolo attuale presso Lockheed Martin nella regione DACH?
Da un lato intrattengo i contatti con i clienti – governi, ministeri della difesa e forze armate -- nonché con l'industria, i media e gli «opinion leader» nella regione. Dall'altro, all'interno dell'azienda la mia funzione è quella di una sorta di consulente, traduttore interculturale e portavoce di clienti e partner, con l'obiettivo di riuscire a collocare con successo pacchetti di prodotti e servizi nelle nostre partnership.
Il miglior consiglio che ha ricevuto?
«Non perdere mai di vista l'obiettivo» – a mio parere spesso si perde il focus e non si riconosce più ciò che davvero conta.
Quando e dove riesce davvero a staccare la spina?
In sella a una mountain bike o a una bici da corsa riesco perfettamente a dare aria al cervello e distrarmi.
Che cosa le dà sui nervi?
La saccenteria e la disonestà.
Dove si sono manifestate/sviluppate per la prima volta in vita sua le sue capacità di conduzione?
Durante il servizio miliare ho potuto seguire una formazione nella conduzione, che consideravo complementare al mio corso di studi universitario. Questo mi ha permesso di imparare precocemente che un superiore spesso deve anche prendere decisioni impopolari e comunicare notizie negative. In base alla mia esperienza, con processi di pianificazione e conduzione ben strutturati si ottengono ottimi risultati anche nell'economia.
