La tendenza è positiva e si è rafforzata con l'aumento dei collaboratori in home office: sempre più PMI svizzere mettono in campo misure tecniche per tutelarsi dagli attacchi informatici, come nuovi software di sicurezza, firewall, password più efficaci, backup di dati, ecc. Ma è sufficiente?
Nel 2020 un quarto delle PMI ha subito almeno un attacco, un terzo nell'anno successivo. In che misura gli attacchi informatici abbiano ripreso ad aumentare dall'inizio della pandemia è uno dei risultati dello studio rappresentativo svolto da digitalswitzerland, della Scuola universitaria professionale della Svizzera nord-occidentale, dell'Accademia svizzera delle scienze tecniche, gfs-zürich e la Mobiliare. Oltre 500 responsabili di conduzione si sono espressi sul tema dell’home office, della sicurezza informatica e della protezione dei dati. Dall'inizio della pandemia è il secondo studio di questo genere.
Sostenere e rafforzare le PMI a fronte delle sfide digitali: è questo l'obiettivo del secondo studio su home office e sicurezza informatica dall'inizio della pandemia, al quale hanno partecipato oltre 500 PMI di tutta la Svizzera. Lo studio è stato condotto da digitalswitzerland, dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera nord-occidentale, dall'Accademia svizzera delle scienze tecniche, gfs-zürich e la Mobiliare. I risultati dello studio sono disponibili su www.mobiliare.ch/studio-pmi con grafici, articoli supplementari e guide alla sicurezza informatica.