Rubrica Domanda con Luca Albertoni, direttore della Camera di commercio, dell'industria, dell'artigianato e dei servizi del cantone Ticino

La Camera di commercio e dell'industria è l'associazione-mantello dell'economia ticinese, da oltre 100 anni impegnata a promuovere e difendere gli interessi dell'economia in generale e dei propri associati in particolare. Struttura completamente privata e indipendente, è l'interlocutore privilegiato delle autorità federali e cantonali per le questioni di politica economica generale e punto di riferimento per le associazioni di categoria.

Luca Albertoni
Qual è l’attività principale della Camera di commercio e dell'industria in Ticino?
Sostanzialmente vi sono due ambiti di attività, entrambi finalizzati alla tutela degli interessi dei nostri associati. Da una parte vi sono numerosi servizi, come l'intensa attività di consulenza, che va da quella giuridica alle questioni più complesse del commercio internazionale. Passando per una ricca offerta formativa, la gestione di segretariati di associazioni e di una Cassa per gli assegni familiari. Dall'altra parte vi è l'attività più prettamente politica, fatta di contatti e scambi regolari con le autorità federali e cantonali, la partecipazione a consultazioni legislative, ecc. Senza dimenticare il forte legame con le altre Camere di commercio dell'industria svizzere e estere, al fine di mantenere una rete efficace che vada oltre i confini cantonali. Il tutto, come detto, in funzione delle esigenze dei nostri associati, perché il nostro approccio è fortemente "bottom up", nel senso che le nostre attività sono ritagliate sulle esigenze delle aziende e non vengono calate dall'alto. Solo così si può garantire una qualità al servizio delle aziende.
Quanto sono importanti le PMI per il Canton Ticino?
Numericamente, come nel resto della Svizzera, esse costituiscono ovviamente la categoria più numerosa del nostro tessuto economico. Il nostro compito non è però quello di suddividere l'economia in categorie rigide, bensì cercare di fare in modo che le varie realtà possano integrarsi in maniera armoniosa. E' vero che le PMI, per la natura delle loro strutture, hanno talvolta esigenze diverse da quelle delle strutture più grandi perché non dispongono delle stesse risorse (umane, tecniche, ecc.) e il nostro compito è fare in modo che tali esigenze possano essere soddisfatte, grazie anche alla fitta rete di contatti di cui disponiamo. La creazione di nostri servizi su misura per le PMI è un'attività particolarmente apprezzata e che dà il giusto valore a una realtà fondamentale del nostro territorio.
Quali sono le maggiori sfide con cui si trovano confrontati gli imprenditori?
Il contesto odierno è sempre più complesso, come hanno dimostrato i fatti degli ultimi anni. La questione delle materie prime, i costi dell'energia, la forza del franco rispetto alle altre valute sono solo alcuni esempi di come sia diventato sempre più difficile fare impresa e pianificare una strategia almeno a medio termine. Vi sono molti fattori sui quali non abbiamo alcuna influenza che condizionano tutte le attività, comprese quelle orientate prevalentemente al mercato interno. A questo si aggiungono un carico burocratico in costante crescita e anche la difficoltà a reperire collaboratrici e collaboratori, qualificati e non. Come detto, problematiche sulle quali le possibilità di intervento sono molto limitate e che richiedono tempi lunghi, fatta eccezione forse per la burocrazia, sulla quale si può in una certa misura lavorare anche a livello locale. In sostanza, il "fare impresa" è diventato ancora più complesso, anche se l'economia ticinese ha dimostrato negli ultimi due decenni di avere una grande capacità di adattamento.
Secondo lei l’intelligenza artificiale rappresenta un rischio o un’opportunità per le imprese?
Come sempre quando vi sono innovazioni importanti si tende in primis a vederne i rischi. Sono convinto che vi siano anche molte opportunità per le aziende per razionalizzare i processi, migliorare la competitività, ecc. Interessante è il fatto che, dai nostri rilevamenti, le imprese sono orientate alla prudenza, nel senso che l'introduzione dell'intelligenza artificiale è vista come utile, ma va programmata con una strategia precisa e soprattutto non viene concepita come alternativa al capitale umano, ma come elemento complementare.
Che cosa la motiva a sostenere il Prix SVC Svizzera italiana sia come membro della giuria, sia in qualità di sponsor?
Si tratta di un momento privilegiato per dare visibilità a realtà aziendali di grande qualità e con forti valori imprenditoriali presenti sul territorio. Realtà magari non conosciute al grande pubblico ma che illustrano bene la qualità del nostro tessuto economico. Non si tratta quindi di un "semplice" premio, ma di un momento di aggregazione attorno a chi quotidianamente produce e crea il benessere del nostro cantone.
Luca Albertoni
Nome
Luca Albertoni
Posizione / Azienda
Direttore della Camera di commercio, dell'industria, dell'artigianato e dei servizi del cantone Ticino